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Il primo libro di Trotula illustrato e interattivo

E dal momento che tali malanni si manifestano nelle zone più intime, le donne non osano per riserbo e per fragilità della loro condizione, rivelare al medico i tormenti provocati dal dolore. Per questo motivo, io, mossa da tali compassionevoli circostanze, sollecitata soprattutto da una nobildonna, presi a riflettere più attentamente sulle malattie che assai spesso affliggono il sesso femminile.

“De Passionibus Mulierum Curandarum” di Trotula de Ruggiero

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    Chi è Trotula

    Trotula de Ruggiero visse a Salerno nell’XI secolo e apparteneva a una famiglia nobile longobarda. Fu la prima donna medico della storia nonché Magistra della prestigiosa Scuola Medica Salernitana, dove la presenza femminile sia tra docenti che tra allievi era fatto regolare.

    Trotula era una medichessa, e come lei altre donne professavano la medicina a tutto campo. Accanto a loro, altre figure femminili erano attive, parliamo delle famose Mulieres Salernitanae, le quali proponevano rimedi che i medici del Collegio accoglievano nei loro scritti.

    A Trotula si deve l’invenzione della “medicina per le donne”: uno dei suoi trattati scientifici, il “De Mulierum passionibus, è stato identificato da H.P.Bayon come il testo che segna la data di nascita della ostetricia e ginecologia come scienza medica. Inoltre, prima di lei, nessuno aveva attribuito tanta importanza all’igiene personale e alla prevenzione delle malattie; così come nessuno aveva mai considerato la sessualità e il piacere quali prerogative anche femminili e affermato che la scelta sessuale potesse venire inibita e negata esclusivamente dalla scelta individuale e non dalla norma collettiva.

    scopri di più sul progetto

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    Chi è Trotula

    Trotula de Ruggiero visse a Salerno nell’XI secolo e apparteneva a una famiglia nobile longobarda. Fu la prima donna medico della storia nonché Magistra della prestigiosa Scuola Medica Salernitana, dove la presenza femminile sia tra docenti che tra allievi era fatto regolare.

    Trotula era una medichessa, e come lei altre donne professavano la medicina a tutto campo. Accanto a loro, altre figure femminili erano attive, parliamo delle famose Mulieres Salernitanae, le quali proponevano rimedi che i medici del Collegio accoglievano nei loro scritti.

    A Trotula si deve l’invenzione della “medicina per le donne”: uno dei suoi trattati scientifici, il “De Mulierum passionibus”, è stato identificato da H.P.Bayon come il testo che segna la data di nascita della ostetricia e ginecologia come scienza medica. Inoltre, prima di lei, nessuno aveva attribuito tanta importanza all’igiene personale e alla prevenzione delle malattie; così come nessuno aveva mai considerato la sessualità e il piacere quali prerogative anche femminili e affermato che la scelta sessuale potesse venire inibita e negata esclusivamente dalla scelta individuale e non dalla norma collettiva.

    Il Progetto

    Il progetto nasce dall’intento di far rivivere il personaggio di Trotula, troppe volte frutto di negazione e rimozione storica. Nel corso dei secoli, infatti, c’è stato un tentativo di leggere la presenza delle donne nella Scuola Medica Salernitana solo nei ruoli di levatrici e infermiere. La stessa Trotula fu più volte identificata come uomo, strega, levatrice: tutti modi per sottrarle la sua identità storica, femminile e professionale.

    Noi vogliamo provare a restituirle la sua realtà storica, facendo emergere la storia di una donna che in pieno Medioevo è diventata un importante riferimento scientifico per i temi legati al corpo delle donne, attraverso il quale si esprimono la gioia di vivere e di dare la vita, ma anche la pena della malattia e la sollecitudine della cura. Una donna, Trotula, che aiutava le altre donne, lanciando un messaggio di solidarietà e supporto di genere; una donna di scienza, che ci ricorda l’importanza dello studio, della conoscenza e dell’impegno.

    La WebSerie

    Una storia a puntate per fare un tuffo nel passato tra storia e fantasia ed entrare nella vita di Trotula, traendone insegnamenti attuali e preziosi quali amicizia, solidarietà, fiducia in se stessi e negli altri, amore per la natura e passione per la ricerca.

    Il Progetto

    Il progetto nasce dall’intento di far rivivere il personaggio di Trotula, troppe volte frutto di negazione e rimozione storica. Nel corso dei secoli, infatti, c’è stato un tentativo di leggere la presenza delle donne nella Scuola Medica Salernitana solo nei ruoli di levatrici e infermiere. La stessa Trotula è stata più volte identificata come uomo, strega, levatrice: tutti modi per sottrarle la sua identità storica, femminile e professionale.

    Noi vogliamo provare a restituirle la sua realtà storica, facendo emergere la storia di una donna che in pieno Medioevo è diventata un importante riferimento scientifico per i temi legati al corpo delle donne, attraverso il quale si esprimono la gioia di vivere e di dare la vita, ma anche la pena della malattia e la sollecitudine della cura. Una donna, Trotula, che aiutava le altre donne, lanciando un messaggio di solidarietà e supporto di genere; una donna di scienza, che ci ricorda l’importanza dello studio, della conoscenza e dell’impegno.

    La Storia

    Una storia a puntate per fare un tuffo nel passato tra storia e fantasia ed entrare nella vita di Trotula, traendone insegnamenti attuali e preziosi quali amicizia, solidarietà, fiducia in se stessi e negli altri, amore per la natura e passione per la ricerca.

    Il Giardino della Minerva

    Trotula, un nuovo inizio

    WEBSERIE – 2^ STAGIONE

    Trotula, il sogno di una bambina

    WEBSERIE – I^ STAGIONE

    la prima donna medico della storia

    Trotula è un progetto culturale e creativo che ha l’intento di divulgare, con una comunicazione che oscilla tra fiaba e racconto storico, i valori di Trotula.

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